Nel panorama attuale, assumere con un contratto di lavoro intermittente è sicuramente vantaggioso sotto molti punti di vista. Che tu abbia un solo negozio fisico o una catena di locali, sapere come funziona questo contratto e come gestire la comunicazione obbligatoria è fondamentale per lavorare rispettando la normativa. In questo articolo parleremo del lavoro intermittente, quando usarlo e quali sono le sanzioni riguardo le mancate comunicazioni. Infine ti mostriamo come semplificare le pratiche amministrative con la piattaforma Jobby Zucchetti.

Cos’è il contratto di lavoro intermittente

Il contratto di lavoro intermittente, detto anche a chiamata, è una forma flessibile di assunzione che permette alla tua azienda di attivare il lavoratore solo quando serve davvero. Puoi assumere per coprire un turno, portare a termine il servizio durante un evento o soddisfare un picco improvviso. Il lavoratore resta formalmente disponibile, ma viene retribuito solo nei periodi di effettiva prestazione. Questo tipo di contratto è utile in vari settori, in particolare:

  • Nella ristorazione;
  • Nell’hospitality;
  • Nel retail;
  • Nell’intrattenimento;
  • Nella logistica.

Per poterlo usare correttamente, è fondamentale rispettare alcuni requisiti e, soprattutto, inviare una comunicazione obbligatoria ogni volta che si attiva una prestazione.

Da Biagi al Jobs Act: l’evoluzione normativa del lavoro intermittente

Il lavoro intermittente nasce ufficialmente con il Decreto Legislativo 276/2003, meglio noto come Legge Biagi, come risposta alla necessità di rendere più flessibile la gestione delle risorse in contesti produttivi discontinui. La vera innovazione è rappresentata dalla possibilità di assumere lavoratori solo quando servono. Il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare ogni chiamata prima dell’inizio della prestazione.

Nel 2015, il Decreto Legislativo 81/2015, che rientra nel più ampio pacchetto Jobs Act, semplifica la disciplina e conferma l’utilità del lavoro a chiamata, ma riorganizza le regole per adattarle a un mercato del lavoro sempre più digitalizzato. Gli articoli dal 13 al 18 definiscono oggi il quadro normativo di riferimento, mantenendo l’obbligo di comunicazione e introducendo maggiore chiarezza sull’utilizzo del contratto.

contratto di lavoro intermittente

Quando e come utilizzare il contratto di lavoro intermittente

Il contratto di lavoro intermittente può essere utilizzato quando l’attività lavorativa ha un carattere saltuario, non continuativo o legato a esigenze stagionali. È pensato per situazioni in cui l’azienda ha bisogno di personale solo in determinati periodi, anche brevi, senza la necessità di una presenza costante. La normativa stabilisce due condizioni principali per poter utilizzare questo contratto:

In base al tipo di attività svolta

Il lavoro intermittente è ammesso quando riguarda attività definite come discontinue o a carattere saltuario, secondo quanto indicato nei contratti collettivi o nel decreto ministeriale del 23 ottobre 2004. In questo caso, l’età del lavoratore non è rilevante. Ad esempio, è possibile assumere con questa formula un cameriere di 42 anni per eventi occasionali o un magazziniere per picchi stagionali.

In base all’età del lavoratore

Anche quando l’attività non rientra tra quelle “discontinue”, il contratto può essere utilizzato se il lavoratore ha meno di 24 anni oppure più di 55 anni. In questi casi, la discontinuità dell’attività non è richiesta.

Ecco alcuni esempi di figure professionali che puoi assumere per la tua attività con questa tipologia contrattuale:

  • Camerieri e personale di sala per eventi;
  • Addetti all’accoglienza in cinema o teatri;
  • Magazzinieri durante periodi di picco come i saldi;
  • Promoter o hostess per fiere e campagne pubblicitarie.

Per attivare correttamente un rapporto di lavoro intermittente è necessario stipulare un contratto scritto, che specifichi durata, modalità di disponibilità e trattamento economico. Ogni volta che il lavoratore viene chiamato per una prestazione, il datore di lavoro deve inviare una comunicazione obbligatoria al Ministero del Lavoro prima dell’inizio dell’attività. Questa comunicazione può essere effettuata tramite portale ClicLavoro, PEC o app autorizzate.

Lavoro intermittente, comunicazione obbligatoria e sanzioni

La comunicazione obbligatoria del lavoro intermittente rappresenta un passaggio fondamentale per la validità del contratto. Non inviarla, farlo in ritardo o con dati errati può esporre la tua azienda a sanzioni. Ecco i principali rischi in caso di irregolarità nella comunicazione:

  • Una mancata comunicazione comporta una sanzione amministrativa compresa tra 400 e 2.400 euro per ogni lavoratore.
  • Anche una comunicazione incompleta, errata o inviata in ritardo è considerata come omessa.
  • In caso di ispezione, l’assenza di comunicazioni regolari può portare alla contestazione dell’intero rapporto lavorativo, con ulteriori conseguenze sul piano contributivo e retributivo.

Per questo motivo è fondamentale assicurarsi che l’invio delle comunicazioni sia puntuale, preciso e tracciabile. Quando il ritmo di lavoro è intenso e le attivazioni sono frequenti, affidarsi a strumenti digitali e automatizzati come Jobby Zucchetti è il modo migliore di gestire il personale flessibile, senza rallentare l’operatività.

La soluzione per gestire il lavoro intermittente e le comunicazioni obbligatorie

Gestire il lavoro intermittente in modo conforme richiede precisione e tempestività, soprattutto quando le chiamate sono frequenti e i turni si aggiornano all’ultimo minuto. È qui che entra in gioco la nostra piattaforma digitale, pensata per rendere tutto più semplice e automatico.

Con Jobby Zucchetti, l’invio delle comunicazioni obbligatorie al Ministero del Lavoro avviene in automatico, senza la necessità di accedere manualmente a portali istituzionali o inviare PEC. Ogni volta che attivi un lavoratore, la piattaforma si occupa della procedura in tempo reale, riducendo il rischio di errori o dimenticanze. Tutto è tracciato, accessibile e verificabile, in piena conformità con la normativa.

Tutti i vantaggi di usare Jobby Zucchetti per il lavoro intermittente

Finora ci siamo concentrati sugli aspetti normativi, in particolare sul lavoro intermittente e comunicazione obbligatoria. Ma i vantaggi di utilizzare la piattaforma Jobby Zucchetti sono molteplici. A livello strategico, questo tipo di contratto attrae i giovani talenti della Gen Z che cercano più flessibilità e maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata.

Inoltre, le aziende che offrono flessibilità, utilizzano strumenti digitali e semplificano i processi di selezione hanno maggiori probabilità di fidelizzare i collaboratori più promettenti. Una volta che avrai testato sul campo i profili più interessanti, potrai richiamarli tramite la piattaforma e valutare il loro inserimento stabile nel team.

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